MATERA: LA LENTA AGONIA DEL PD E DEL VECCHIO CENTROSINISTRA LUCANO

 


Le elezioni sono sempre un bivio, ma  nella Città dei Sassi una delle due strade poteva essere davvero un nuovo modello politico.

M. S. (da Matera) Un uomo di centro sinistra che non voterà per nessuno dei suoi candidati...

Ho ricevuto (documentabile) via mail da un amico di Matera questa riflessione. Mi ha chiesto di non rendere visibile la sua firma. Gli ho spiegato che de-ontologicamente quello che lui ha scritto sarà attribuito a me, che sono il responsabile giornalistico del Blog. Ero tentato di non pubblicare, poi per amicizia, visto che il senso dell'articolo è puramente politico e non offensivo, ho accettato. Naturalmente "Pensieri Meridiani" è uno spazio aperto. Chiunque voglia replicare può scrivermi a gianfrancoblasi58@gmail.com. Da ora in poi ogni articolo dovrà però essere firmato. Buona lettura...

Il sindaco uscente di Matera, Raffaello De Ruggieri

"C’era una volta un partito regione che controllava la Basilicata palmo a palmo. Aveva a disposizione uomini e mezzi, le sue file erano serrate e piene di leader talentuosi. C’era una scuola di politica autentica, verace come i suoi protagonisti, ma c’era anche la fiamma viva della passione ad animarla.

Negli ultimi anni il meccanismo si è rotto per via dei personalismi portati all'eccesso e delle prove muscolari interne al partito che si sono ripercosse in vicende giudiziarie, porte sbattute alle spalle con violenza e strade senza apparente uscita imboccate. Senza pensarci troppo e sulla scia degli isterismi montanti.

I nomi dei protagonisti sono noti e chi legge sa come queste vicende si sono ripercosse sulla nostra Basilicata. Non è intenzione di chi scrive tornare su questi argomenti.

Come se non bastasse un altro effetto negativo si è manifestato nell'emorragia di quella che doveva essere la nuova classe politica capace di cambiare le sorti ormai segnate del centrosinistra. Una mancanza di visione che sta elidendo la nuova classe dirigente oltre ad aver annientato quella preesistente. Tra poco non ci saranno più nemmeno i soldati da mandare sul “fronte” elettorale.

Se volessimo, ora, abbandonare la prima parte di questo articolo intriso di nostalgia per qualcuno, squarciando il velo di dietrologie che non permette ai meno addentrati delle vicende di palazzo e di partito di capire, dovremmo fare un esempio pratico. Esempio che faremo.

Prendiamo Matera dove per l’ennesima volta il centrosinistra non è riuscito a fare sintesi e si è dovuto affidare ad un uomo della società civile. Intendiamoci, non è un errore, pensiamo a Bardi, ex generale, eletto a Presidente della regione o al Professor Valerio Tramutoli, e alla sua vicenda politica, a Potenza. Un laboratorio che ha dato dei frutti, non vincenti, ma dagli esiti importanti, se pensiamo a come è finita nel capoluogo.

Trombetta e Braia, divisi. Con Giovanni Schiuma a rappresentare il Pd, loro vecchio partito

Tornando a Matera e alle prossime elezioni, la domanda vera è se sia stata una scelta unanime o di compromesso. “Matera 2029” e la lista “Liberi” hanno presentato un proprio candidato. Come mai? Il candidato della seconda lista spera di riavere un posto in consiglio comunale o, addirittura spera nel ballottaggio per avere un posto di maggior rilievo? Il primo di giocare un ruolo “contandosi” nel primo turno e sperando anch'esso nel ballottaggio per sedere al tavolo delle decisioni visto che il partito di cui fa parte sta venendo meno anche a livello nazionale.

Il ballottaggio offrirebbe un terreno fertile per poter assumere un ruolo di primo piano sempre se alla fine si ottenga il risultato di arrivarci. Comunque, pare evidente che entrambe le scelte vadano a discapito della coesione del centrosinistra, visto che gli avversari non stanno a guardare e sembrano avere, sia i Cinque Stelle, che il Centrodestra le idee chiare. Proprio il Centrodestra ha un candidato anch'esso della società civile con 6 liste a sostenerlo. Una compagine definita e coesa che punta alla vittoria al primo turno. I 5 stelle, da outsider a protagonisti in grado di impensierire gli avversari, per la prima volta hanno degli alleati. Già questa è una notizia che dovrebbe spaventare il centrosinistra.

L'imprenditore, Ing. Rocco Sassone, presidente della Olimpia Basket, candidato sindaco del centro destra. A sostenerlo sei liste

La domanda vera, tornando alla prima parte del nostro articolo, è se esiste ancora un centrosinistra o se sia il caso di andare un pochino oltre i soliti schieramenti. Se guardiamo al resto dei candidati troviamo delle liste civiche con candidati che potremmo definire “vergini”. La partita si gioca qui, in un’area preideologica, non diremmo moderata, ma responsabile. In questo spazio politico che deve essere occupato e che i cittadini vedono di buon occhio si può costruire nuova politica. La voglia di rinnovamento va a discapito del Pd, una formazione politica che non esiste più per come la abbiamo vissuta in Basilicata negli ultimi anni. Peraltro di quella concezione politica non si sente più francamente il bisogno. Il rinnovamento parte da una “rivoluzione non rossa”, da un disperato bisogno di un nuovo modello politico."

Quale città migliore di Matera poteva esserne la culla.


 

 

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