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Visualizzazione dei post da settembre, 2020

Dalla crisi strutturale dei Cinque Stelle a Salvini fino a Zingaretti. Un occhio alla Basilicata ed al ballottaggio di Matera

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  L'Ing. Rocco Sassone (Cdx) in corsa per la carica di Sindaco a Matera Un breve commento sulle ultime elezioni amministrative Ogni elezione fa storia a se. Mai mischiare i dati elettorali delle politiche con le europee o di queste ultime con le regionali o le comunali. In Italia esistono sistemi elettorali diversi per ogni tipologia di voto. Di per se, solo questo dato rende non sovrapponibili i risultati delle consultazioni. Certo, alcune tendenze sono percepibili, ma i raffronti vanno fatti fra elezioni dello stesso rango e della stessa tipologia. Ha forse sbagliato Salvini a caricare di senso politico l’esito delle ultime regionali. Si trattava di un voto limitato ad alcune Regioni. Ogni riferimento nazionale era probabilmente forzato. Sulle regionali pesano i territori, la qualità dei candidati a governatore, il numero delle liste che scendono in campo. De Luca ed Emiliano ne avevano una miriade, per esempio. Non c’è da meravigliarsi. Si tratta di un uso tecnico del meccan

La strana alleanza fra i vescovi italiani e il mondo femminista: “Il sesso non si cancella”

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  A proposito del Ddl Zan e dell’omotransfobia La così detta legge sulla omofobia (Decreto Zan – Scalfarotto – Boldrini, ecc. ) punta a modificare gli articoli 604-bis e 604-ter del codice penale, in materia di violenza o discriminazione per motivi di orientamento sessuale o identità di genere . L’obiettivo dichiarato è, con la forza del diritto, quello di imporre un modello di riferimento. I modelli culturali, invece, dovrebbero essere vari e conquistarsi un proprio spazio in un libero campo di discussione. Il pensiero divergente è infatti alla base di una società democratica e plurale. Partiamo da un punto che sgombra il campo dalle strumentalizzazioni. Come afferma papa Francesco in Amoris laetitia (n.250), “nessuna persona deve essere discriminata sulla base del proprio orientamento sessuale”. Ma, come spiegano bene i vescovi della presidenza della Cei,   con il decreto Zan c’è il rischio concreto di una maggiore confusione normativa e si fa strada la possibilità di nuove di

Diciamo le cose come stanno: il ddl Zan è fascista

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  Peppino Zola 15 luglio 2020 dalla rivista TEMPI     Caro direttore, penso che sul tema dell’ omofobia  (o degli altri 50 nomi che si possono dare all’argomento) sia giunta l’ora di parlare chiaro. Finora sono stati usati termini esatti dal punto di vista scientifico (parola oggi di moda), come quando si è detto e scritto, molto giustamente, che il DL Zan introdurrebbe in Italia una  legge “liberticida” . Parola giustissima, ma troppo raffinata per gli ideologi pressappochisti che stanno trattando la materia. Penso che sia più giusto usare un altro termine, molto più comprensibile anche a chi usa spesso a sproposito questo termine. Allora diciamo pure che il DL Zan introdurrebbe in Italia una legge fascista, nel senso tecnico del termine. Tale legge, infatti, vieterebbe penalmente ogni espressione di pensiero diversa da quella oggi espressa dal mondo Lgbt. Sarebbe reato o aggravante di un reato dire una cosa lapalissiana come questa: “un bambino per la sua crescita ha biso