Dalla crisi strutturale dei Cinque Stelle a Salvini fino a Zingaretti. Un occhio alla Basilicata ed al ballottaggio di Matera

 

L'Ing. Rocco Sassone (Cdx) in corsa per la carica di Sindaco a Matera

Un breve commento sulle ultime elezioni amministrative

Ogni elezione fa storia a se. Mai mischiare i dati elettorali delle politiche con le europee o di queste ultime con le regionali o le comunali. In Italia esistono sistemi elettorali diversi per ogni tipologia di voto. Di per se, solo questo dato rende non sovrapponibili i risultati delle consultazioni. Certo, alcune tendenze sono percepibili, ma i raffronti vanno fatti fra elezioni dello stesso rango e della stessa tipologia.

Ha forse sbagliato Salvini a caricare di senso politico l’esito delle ultime regionali. Si trattava di un voto limitato ad alcune Regioni. Ogni riferimento nazionale era probabilmente forzato. Sulle regionali pesano i territori, la qualità dei candidati a governatore, il numero delle liste che scendono in campo. De Luca ed Emiliano ne avevano una miriade, per esempio. Non c’è da meravigliarsi. Si tratta di un uso tecnico del meccanismo elettorale. Alle regionali più liste si fanno a sostegno del candidato meglio è. Alle comunali questo principio vale un po’ di meno. La differenza sta nel turno di ballottaggio che alle regionali non c’è.

Se ha fatto male i calcoli Salvini, specularmente, questo attribuire la vittoria a Zingaretti è altrettanto superficiale. Hanno vinto Zaia, Acquaroli, Toti, De Luca e via dicendo. Ognuno per le sue ragioni, per la capacità di intercettare i bisogni delle comunità territoriali.

Grillini, foto di gruppo e di governo

Dicevo di alcune tendenze. La più netta è la difficoltà dei Cinque Stelle a tenere quote di consenso. Soprattutto al Nord, ma più in generale nel paese. Alle politiche questa curva sarà meno netta. Ma il calo è progressivo ed anche rapido temporalmente. La Lega manifesta qualche difficoltà al Sud. Si coglie nel voto di lista sia in Puglia che in Campania. Resta, comunque, per distacco, primo partito in Italia. Il Pd tiene sopra la quota del 18 per cento e non sotto. Cresce Fratelli d’Italia. Male Forza Italia e Italia Viva. Tutto il resto è addirittura irrilevante.

In Basilicata, invece, in un contesto che ha premiato la buona amministrazione pregressa, chi ha fatto bene, come ad Irsina o a Tolve è stato ampiamente suffragato, si è comunque colto un consolidamento del centro destra. Da Avigliano a Corleto Perticara, fino a Lagonegro ed anche un cambio generazionale trasversale, che riguarda tutte le liste, come a Moliterno e ad Avigliano. L’impegno dei più giovani è forse la grande novità politica della Basilicata da due anni a questa parte.

L'avv. Giuseppe Mecca, nuovo giovane sindaco di Avigliano (Pz)


A Matera il Pd esce con le ossa rotte. Troppe divisioni e incomprensioni. L’aver voluto sostenere negli ultimi cinque anni un sindaco come De Ruggieri, eletto a destra e poi passato dall'altra parte, non ha pagato. Come non ha pagato una gestione dei fondi di Matera 2019 troppo lontana dai bisogni della città. Una incomprensione, forse. Ma i materani sono sembrati un corpo estraneo rispetto all'evento globale che li ha attraversati. Ora il ballottaggio sembra vedere in vantaggio l’ingegner Sassone del centro – destra. L’impressione è però sbagliata. Il populismo, che a Matera ha una radice profonda nell’anti casta e nell’anti politica, proverà a premiare il candidato dei Cinque Stelle. Il centro destra dovrà sviluppare una campagna di ballottaggio militante, severa, seria, quartiere per quartiere, piazza per piazza, con un occhio al tema dell’inclusione socio politica della città nel contesto regionale e nazionale. I Cinque Stelle proveranno ad alzare il livello di odio sociale. Useranno i comizi per dimostrare come le istituzioni regionali - a loro giudizio - sarebbero lontane e disinteressate alla città. Strumentalizzeranno  il tema dell’ospedale e dell’università per attaccare il sistema. Dimenticheranno che sopratutto loro sono al governo della nazione. E lo sono con il Pd che tanto fanno finta di detestare. Dunque, da una parte le bugie di un gruppo dirigente, quello dei Cinque Stelle, privo di capacità di governo e senso dello stato e delle istituzioni, dall'altro ci sarà bisogno di rendere matura l’idea di cambiamento e di superamento delle divisioni e delle contrapposizioni territoriali. Matera è una delle più grandi città ricca di storia e di cultura del mondo. La Basilicata, certo, deve sedimentarlo. I materani devono, di più, coglierne il senso profondo. 

Le suggestioni notturne di una splendida Matera

Il problema non è qualche buca d’asfalto in via Lucana o il completamento della differenziata, che pure meritano attenzione. No, la sfida è come affiancare Matera a Firenze, a Venezia, a Roma, a Praga, a Parigi.

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