Joe Biden si insedia usando parole come Sicurezza, Onore, Verità e cita la Regola di sant’Agostino

 

Il giuramento sulla Bibbia di Joe Biden


 Nel suo discorso di insediamento Joe Biden ha provato a ricucire lo strappo. Almeno ad avvicinare le due “americhe”. Quella della middle class, della ruralità profonda, delle periferie un tempo industriali, cariche di tensioni sociali e di paure per il futuro, con l’America della California più moderna e innovativa, con  quella della West Coast Newyorkese dell’Upper West Side, con Washington e l’élite politica, culturale e di star system del così detto mainstream. La prima aveva creduto in Trump, gli aveva affidato il futuro della nazione. La seconda lo aveva odiato, detestato, le aveva provate tutte per allontanarlo dalla Casa Bianca.


Lady Gaga, ha cantato l'Inno americano


Lo scarto fra queste due americhe non è facilmente colmabile. L’invasione del Campidoglio è lì, plasticamente, a dimostrarlo. Biden il cattolico, il moderato lo sa bene. Ma deve provarci, vuole. E’ nella sua indole. Democrazia e unità sono stati gli assi portanti del suo intervento. Il richiamo al sogno americano, la democrazia quasi come valore spirituale. L’unità come strumento di ricostruzione nazionale. Serve un mastice per ridare la speranza ed anche per affrontare i cocci che la pandemia sta lasciando fra morti e crisi economica.

Ma nelle pieghe del suo discorso c’è dell’altro. Molto altro. Appare chiaro l’obiettivo di ridare agli Stati Uniti il ruolo, quasi la vocazione, di grande potenza mondiale. Accettando di tornare alla globalizzazione come strumento di seduzione universale. Anche se, su questo terreno, Obama aveva perso la sfida della competizione con la Cina. La vittoria di Trump era maturata sulla sconfitta economica dell’America, su indicatori che la vedevano retrocedere. I dazi di Donald lo stravagante, sia quelli contro la Cina che quelli contro le merci europee avevano prodotto una ripresa della produzione interna. L’abbattimento delle tasse, la sburocratizzazione, una politica ambientale sfrontata, molto discussa. La produzione interna ed intensiva di petrolio. Comunque Trump si era occupato pochissimo di politica estera. L’imperialismo americano aveva perso di smalto e di aggressività. Trump controllava il bamboccio coreano, usava l’intelligence con L’Iran. Teneva la Cina a distanza. Poco altro. Fra i suoi successi l’accordo fra gli Emirati Arabi e sauditi e Israele. Niente guerre con Donald Trump. E’ notizia di ieri, invece, di uno spostamento logistico, per alcuni sospetto, di nuove truppe fin dentro lo scacchiere siriano.


Nuove truppe sono da poco arrivate in Siria


Nel suo discorso, Biden, ha citato, non senza stupire sant’Agostino. Molti secoli fa sant'Agostino, un santo della mia chiesa, scrisse che un popolo era una moltitudine definita dagli oggetti comuni del loro amore. Definiti dagli oggetti comuni del loro amore. Quali sono gli oggetti comuni che amiamo noi americani, che ci definiscono americani?

Penso che lo sappiamo. Opportunità, sicurezza, libertà, dignità, rispetto, onore e, sì, la verità. Le ultime settimane e mesi ci hanno insegnato una lezione dolorosa. C'è verità e ci sono bugie, bugie raccontate per il potere e per il profitto.

E ognuno di noi ha un dovere e una responsabilità come cittadini, come americani, e soprattutto come leader, leader che si sono impegnati a onorare la nostra Costituzione e proteggere la nostra nazione, a difendere la verità”.


Il sant'Agostino di Botticelli


Naturalmente citare sant’Agostino è particolarmente impegnativo. Non lo si può banalizzare. Neppure se si è il presidente degli States appena eletto.

Joe Biden prova a rilanciare il tema dell’unità portandolo su un livello onirico. “Gli oggetti comuni dell’amore” non sono né divisibili, né contestabili, sono unici ed universali. Per i cristiani non solo una filosofia, ma una teologia, un dogma. Biden chiede al popolo americano di accedere ad un menù di regole valoriali che, se applicato, implicherebbe una scelta identitaria particolarmente stringente. Non in relazione con le varianti culturali che rappresentano il substrato molto variopinto e secolare che lo ha portato, con i propri voti, alla Casa Bianca.


Alcide De Gasperi, con il suo viaggio in America cambiò la storia politica dell'Italia nel dopo guerra


Concludo riportando il catalogo valoriale di Biden che, lo scrivo con grande convinzione e rispetto per la storia, potrebbe essere quello di De Gasperi, di La Pira o di Emilio Colombo. Cioè di uno spazio culturale meno massimalista e aperturista di quello della stessa Kamala Harris.

Biden cita nell’ordine:

1.   Opportunità

2.   Sicurezza

3.   Libertà

4.   Dignità

5.   Rispetto

6.   Onore

7.   Verità


Joe Biden con la sua grintosa e più radicale Vice, Kamala Harris


In Italia questi valori spesso sono ascritti alla destra più che alla sinistra. Al mondo conservatore e cattolico. Ai popolari più che ai socialisti. Senz’atro ai liberali prima che ai radicali del pensiero unico. Se fossi in Meloni e Salvini più che rimpiangere Trump o inseguire Putin, provandomi a distinguere dalla Via della Seta cinese di Di Maio e Conte, tornerei ad un patto politico e culturale convinto, decisivo con il mondo occidentale. Non lasciando Renzi da solo a tenere la bandiera dell’atlantismo.

 

  

 

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