Joe Biden si insedia usando parole come Sicurezza, Onore, Verità e cita la Regola di sant’Agostino
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Il giuramento sulla Bibbia di Joe Biden |
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Lady Gaga, ha cantato l'Inno americano |
Lo scarto fra queste due americhe non è facilmente
colmabile. L’invasione del Campidoglio è lì, plasticamente, a dimostrarlo. Biden
il cattolico, il moderato lo sa bene. Ma deve provarci, vuole. E’ nella sua
indole. Democrazia e unità sono stati gli assi portanti del suo intervento. Il
richiamo al sogno americano, la democrazia quasi come valore spirituale.
L’unità come strumento di ricostruzione nazionale. Serve un mastice per ridare
la speranza ed anche per affrontare i cocci che la pandemia sta lasciando fra
morti e crisi economica.
Ma nelle pieghe del suo discorso c’è dell’altro. Molto
altro. Appare chiaro l’obiettivo di ridare agli Stati Uniti il ruolo, quasi la
vocazione, di grande potenza mondiale. Accettando di tornare alla
globalizzazione come strumento di seduzione universale. Anche se, su questo
terreno, Obama aveva perso la sfida della competizione con la Cina. La vittoria
di Trump era maturata sulla sconfitta economica dell’America, su indicatori che
la vedevano retrocedere. I dazi di Donald lo stravagante, sia quelli contro la
Cina che quelli contro le merci europee avevano prodotto una ripresa della
produzione interna. L’abbattimento delle tasse, la sburocratizzazione, una
politica ambientale sfrontata, molto discussa. La produzione interna ed intensiva
di petrolio. Comunque Trump si era occupato pochissimo di politica estera. L’imperialismo
americano aveva perso di smalto e di aggressività. Trump controllava il
bamboccio coreano, usava l’intelligence con L’Iran. Teneva la Cina a distanza. Poco
altro. Fra i suoi successi l’accordo fra gli Emirati Arabi e sauditi e Israele.
Niente guerre con Donald Trump. E’ notizia di ieri, invece, di uno spostamento
logistico, per alcuni sospetto, di nuove truppe fin dentro lo scacchiere
siriano.
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Nuove truppe sono da poco arrivate in Siria |
Nel
suo discorso, Biden, ha citato, non senza stupire sant’Agostino. “Molti secoli fa sant'Agostino, un santo della mia chiesa,
scrisse che un popolo era una moltitudine definita dagli oggetti comuni del
loro amore. Definiti dagli oggetti comuni del loro amore. Quali sono gli
oggetti comuni che amiamo noi americani, che ci definiscono americani?
Penso che lo sappiamo. Opportunità, sicurezza, libertà, dignità,
rispetto, onore e, sì, la verità. Le ultime settimane e mesi ci hanno insegnato
una lezione dolorosa. C'è verità e ci sono bugie, bugie raccontate per il
potere e per il profitto.
E ognuno di noi ha un dovere e una responsabilità come
cittadini, come americani, e soprattutto come leader, leader che si sono
impegnati a onorare la nostra Costituzione e proteggere la nostra nazione, a
difendere la verità”.
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Il sant'Agostino di Botticelli |
Naturalmente citare sant’Agostino è
particolarmente impegnativo. Non lo si può banalizzare. Neppure se si è il
presidente degli States appena
eletto.
Joe Biden prova a rilanciare il tema
dell’unità portandolo su un livello onirico. “Gli oggetti comuni dell’amore”
non sono né divisibili, né contestabili, sono unici ed universali. Per i
cristiani non solo una filosofia, ma una teologia, un dogma. Biden chiede al
popolo americano di accedere ad un menù di regole valoriali che, se applicato,
implicherebbe una scelta identitaria particolarmente stringente. Non in
relazione con le varianti culturali che rappresentano il substrato molto
variopinto e secolare che lo ha portato, con i propri voti, alla Casa Bianca.
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Alcide De Gasperi, con il suo viaggio in America cambiò la storia politica dell'Italia nel dopo guerra |
Concludo riportando il catalogo
valoriale di Biden che, lo scrivo con grande convinzione e rispetto per la
storia, potrebbe essere quello di De Gasperi, di La Pira o di Emilio Colombo.
Cioè di uno spazio culturale meno massimalista e aperturista di quello della
stessa Kamala Harris.
Biden cita nell’ordine:
1.
Opportunità
2.
Sicurezza
3.
Libertà
4.
Dignità
5.
Rispetto
6.
Onore
7.
Verità
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Joe Biden con la sua grintosa e più radicale Vice, Kamala Harris |
In Italia questi valori spesso sono
ascritti alla destra più che alla sinistra. Al mondo conservatore e cattolico.
Ai popolari più che ai socialisti. Senz’atro ai liberali prima che ai radicali
del pensiero unico. Se fossi in Meloni e Salvini più che rimpiangere Trump o
inseguire Putin, provandomi a distinguere dalla Via della Seta cinese di Di
Maio e Conte, tornerei ad un patto politico e culturale convinto, decisivo con
il mondo occidentale. Non lasciando Renzi da solo a tenere la bandiera
dell’atlantismo.
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